Mosajco

Villa Pina

SINCE 1909

La Famiglia

Il Ristorante Antico Francischiello fu fondato da Francesco Gargiulo, noto a tutti come Francischiello, che su suggerimento dello zio Cataldo, perfezionato come chef a Parigi, aprì un ristorante nei pressi della piazza principale di Massa Lubrense.
Il locale diventò in breve tempo luogo preferito di buongustai e amanti della cucina del ristorante tanto che, per esigenze di spazio, si trasferì sulla riviera che dal Capo di Sorrento porta a Massa Lubrense. La seconda sede del Ristorante permise ai clienti di godere non solo della prelibata cucina ma anche dell'incantevole vista che sullo sfondo permetteva di contemplare l'isola di Capri.
Al fondatore successe il figlio Giuseppe che proseguì egregiamente l'opera del padre. Attualmente, nel rispetto della tradizione di famiglia, il ristorante è sapientemente gestito dalla terza generazione della famiglia Gargiulo, Francesco e Firminia. La storia del Ristorante Antico FrancischielloLa bellezza delle marine, la suggestione dei panorami, le immense plaghe di verde e le distese di un mare azzurro, la dolcezza del clima e la cortesia dei suoi abitanti, sono gli elementi caratteristici della Penisola Sorrentina sulle cui basi ne è stato costruito il successo e sviluppata l'ammirazione dei tanti visitatori che, nei secoli, in modo  particolare dal Grand Tour, l'hanno scelta per il loro soggiorno. Senza voler risalire all'epoca romana, speciequando l'imperatore si era trasferito a Capri; senza voler richiamare le ville marittime (esemplari rari  di  queste  costruzioni  di  era  arcaica),  la  costa  e  le  colline  sono mete per lo sviluppo di un turismo che si è sviluppato anche per gustare le prelibatezze della cucina locale. Il riconoscimento della qualifica di locali storici, oltre che ad attrezzature ricettive, è concesso anche a ristoranti che rappresentano parte viva della vita economica peninsulare e che costituiscono elementi, non secondario, di quella calamita che serve a sollecitare, anche un non facile viaggio per raggiungerli. Se a questi si uniscono le aziende di ristorazione insignite del riconoscimento delle stelle, riconoscimento internazionale in un cammino iniziato dal Don Alfonso '898, si ottiene un quadro completo giustificante e qualificante di un territorio meta incessante di carovane di ospiti, senza limite di nazionalità. Fra i tre ristoranti locali storici, riconosciuti in Penisola Sorrentina festeggiamo  il  Ristorante  Antico  Francischiello  per  il suo  Centenario!Non è facile descrivere la storia di quest'antico complesso di ristorazione, come è arduo selezionarne la clientela e rivelare i segreti della sua cucina i cui pregi - oltre la cortesia di porre i visitatori a loro agio e l'eccezionalità dell'ambiente - hanno rappresentato, fin dall'inizio, il binario che ha condotto il Francischiello al successo. Sono state tre sia le generazioni che si sono succedute, sia le sedi che si sono susseguite fino a quella dell'ultima affermazione ambientale, che hanno contribuito al successo. Ma elemento costante è stata la presenza di una donna, al fianco del titolare dell'esercizio che stiamo festeggiando, che ha rappresentato il valore aggiunto per l'incremento decisivo.
Francesco Gargiulo - Francischiello - fu il fondatore!La prima sede del Ristorante fu nella parte settentrionale del fabbricato che s'incontra, entrando nella piazza di Massa Lubrense, dove hanno  sede  il  Palazzo  Municipale  e  quello  Vescovile  con  la  chiesa Cattedrale della Diocesi Lubrense, soppressa con il Concordato del 16 Febbraio 1818 fra il Regno delle Due Sicilie e la Santa Sede ed unita all'Arcidiocesi di Sorrento. Era l'epoca in cui a Massa Lubrense si giungeva in "carrozze"! L'ispiratore  dell'iniziativa  fu  "zio  Cataldo",  uno  zio  del  giovane Francesco che, proveniente da Parigi, dove si era perfezionato come chef,  convinse  il  nipote  ad  aprire  un  ristorante  a  Massa  Lubrense. Le cose andarono subito bene, anche per merito della prima donna di casa  Gargiulo,  nonna  Firminia,  degna  allieva  della  mamma, grande cuoca anche lei. La moglie del giovane Francischiello proveniva da Piano di Sorrento e fu la partner ideale alla scuola di "zio Cataldo" nel preparare gli spaghetti a vongole ed il pollo alla cacciatora (fra i piatti maggiormente  richiesti),  contribuendo  a  creare  il  naturale  punto  d'incontro dei  buongustai  che  aumentavano  di  giorno  in  giorno.  Successo  che suggerì alla giovane coppia di trovare un altro locale, anche con un maggior numero di coperti. Così nacque la seconda sede del ristorante Francischiello! Si ritenne aggiungere alla "buona cucina" un elemento che, in proiezione si rivelò decisivo: il godimento di quel panorama che potesse far innamorare come aveva ispirato tanti pittori e che era sufficiente a concedere momenti di estasi. Fu cercata la "vista di Capri" e fu trovata!
Così la "seconda" sede del Ristorante Francischiello fu trasferita sulla paradisiaca costiera che dal Capo di Sorrento conduce a Massa Lubrense,  lungo  quella  strada  che,  tagliata  fra  due  distese  di  ulivi, consente di godere uno scenario con lo sfondo dell'isola delle Sirene in chiusura di una distesa d'azzurro, quel mare che si confonde con il cielo ed invita a sognare. La scelta di questa posizione, di questo "balcone di paradiso" segnò la svolta nel destino di Francischiello perché cominciò a cambiare il tipo di clientela, agendo da...calamita per i buongustai, ma anche agli amanti di quel bello che solo la natura può offrire, perché realiz-zata da un Creatore, onnipotente anche nel donare alle sue creature il più affascinante quadro del bello. Proprio i tanti nuovi fortunati fruitori di quest'angolo di paradiso, aumentando di giorno in giorno, costrinsero  a  ricercare  ancora  una  sistemazione  più  ampia,  più  facilmente accessibile, pur mantenendo le caratteristiche di panoramicità. Con la terza sede cominciò la storia "contemporanea" del Ristorante Francischiello che coincise con il passaggio del testimone dal fondatore ai figli. Dalla piccola stanza di proprietà Cozzolino al centro di Massa Lubrense (nel 1909), all'appartamento con terrazza dei Romano al Villazzano (negli anni '30) alle ampie sale con la grande area panoramica (poi coperta e chiusa a vetri in una ricchezza di verde, come in una serra) e con i vani soprastanti, di proprietà del comandante Achille Lauro.La  direzione  di  papà  Francesco  passò  a  Giuseppe  -  Peppino  -che  aveva  seguito  la  "gavetta"  apprendendo  i  segreti  della  cucina alla scuola della nonna e della madre, e - specialmente per i dolci - di maestri "esterni", affettuosi e generosi. Egli stesso confessò in un'intervista (nel 1992), in occasione della realizzazione del progetto "Operazione  conoscenza"  la  sua educazione  formativa  in  materia culinaria:  "Avevo  sette,  otto  anni,  di  mattina  andavo  a  scuola,  ho fatto fino alla quinta, e dopo la scuola me ne andavo dal pasticciere che era il migliore della penisola sorrentina, Salvatore Russo si chiamava, a Sant'Agnello,.era talmente bravo e poi mi voleva talmente  bene.lui  mi  faceva  vedere,  quando  pesava  la  farina,  lo zucchero, le proporzioni, allora io prendevo e scrivevo, scrivevo, ancora  ce  l'ho  scritto!...  Ecco  come  si  spiega  il  pregio  dolciario  del Ristorante  Francischiello  ove  hanno  ricevuto  il  "battesimo"  le  famose delizie al limone (ideate da Carmine Marzuillo, ma lanciate dal  fratello Alfonso,  chef  del  Francischiello),  ricercatissimo  dolce "bianco" (anche in misura "mignon"). Le lezioni erano impartite sfruttando un forno a legna (non poteva essere diversamente, data l'epoca), misurando la temperatura necessaria inserendo all'interno la propria mano, "...sapevo se la caloria era adatta per fare le sfogliatelle - precisa ancora Peppino - se era adatta per il pan di spagna; io mettevo la mano dentro e allora sapevo se era buona una mia specialità era la pizza con la crema che i miei figli mi chiedevano di farla spesso". La pratica cominciò con l'organizzazione di matrimoni a domicilio e  raccogliendo  lusinghieri  apprezzamenti  per  la  bontà  dei  cibi  e  la correttezza di comportamento. Lo stesso Peppino continua: "Nella razza di mia nonna erano proprio specializzati a cucinare: talmente cucinavano bene che io quando mangiavo dalla nonna gustavo delle cose eccezionali". Un altro "insegnante" di Peppino fu Alfonso Iaccarino (il nonno del grande chef di oggi): "Il primo ristorante a Massa Lubrense è stato quello di Iaccarino ci volevamo bene, la mattina dovevamo andare a fare la spesa a Sorrento. Lui mi chiamava, io imparavo da lui a comprare la roba... Fu Iaccarino a cominciare a fare i cannelloni: li chiamava gli strascinati e fu lui ad insegnarmeli".
Il  grande  balzo  del  Ristorante  si  registrò  dopo  l'ultima  guerra, quando il vecchio Francischiello poté contare sul valido aiuto dei figli Giuseppe, Riccardo e Maria. Iniziò quella strada che doveva consentire all'azienda di entrare nel gotha delle grandi aziende ristoratrici! Nel 1960, nel destino del Francischiello entrò la seconda donna: Giuseppina (Pina) Di Maio. La moglie di Peppino portò, con la giovanissima età, entusiasmo e  tenacia nel lavoro che, uniti all'intelligenza ed al garbo con la molteplice clientela, consentì un cammino dell'azienda con una marcia in più. L'atmosfera diventò - ed è ancora - particolare: non sembra di entrare  in  una  comune  "sala-ristorante",  arricchita  in  modo  anonimo. Appena si varca l'ingresso - dal porticato rientrante dalla panoramica Via Partenope - si ha la sensazione di accedere in un ambiente familiare:  al  centro,  con  fantasia  si  presentano  i  variopinti  e  provocanti antipasti in un gioco di luci e di colori. Nella saletta a destra Donna Pina si diletta nella preparazione delle "pizzette" fritte - da servire caldissime - con pomodoro e parmigiano, per contribuire ad ingannare l'attesa del pranzo.Tavoli con piatti di porcellana a disegni variopinti, distribuiti nella sala-veranda dalla quale si può godere il golfo di Napoli con il Vesuvio e l'isola di Capri, piacevoli commensali, invitanti a sognare creando un'atmosfera di autentico paradiso. Nella primavera del 1976 giunse una stella della mitica guida Michelin, riconosciuto vangelo dei turisti buongustai ed ambito traguardo  degli  imprenditori. Primo  ristorante  della  Campania  ad  ottenere questo eccezionale riconoscimento. Questo  è  l'Antico  Francischiello,  in  chiave  nuova  che  -  definito locale  storico  nel  1994  -  cominciò  ad  ospitare  le  feste  del  Comandante Lauro, i pranzi di S.A.Reale la Duchessa Anna d'Aosta e delle Duchesse di Serracapriola, le cene della nobiltà napoletana, il ricevimento della Texas Instrument Co. con l'intervento del Sindaco di New York, i pranzi di vari uomini politici, fra cui Gianfranco Fini (da poche ore eletto Segretario Politico del Movimento Sociale Italiano  in  successione  di  Giorgio  Almirante  a  Sorrento  nel  1987),  la  cena  in  occasione  del  conferimento dell'onorificenza civica della Città di Sorrento a Katia Ricciarelli nella serata organizzata dal Lions Club Penisola Sorrentina nel gennaio 1998. Era punto di riferimento e  di  relax  durante  le  giornate  degli  Incontri  Internazionali del Cinema organizzati e condotti da Gian Luigi Rondi con Marcello  Mastroianni,  Katleen  e  Patricia  Kennedy,  King  Vidor,  George Stevens, Jhon Huston, William Wyler con il regista Clouzot (in occasione degli Incontri con gli USA nel 1970), la delegazione sovietica (nel 1972) e scandinava (nel 1978), Akira Kurosawa (nel 1981), Billy Wilder e Antony Queen.

Non sono rimasti privi dei privilegi della cucina e dell'accoglienza dell'Antico Francischiello l'Ambasciatore d'Israele Elazar Cohen, Vittorio  Sgarbi,  Sandra  Mondaini,  Paolo  Ferrari,  Lina  Wertmuller, Stefania Sandrelli, Nino Frassica, Saverio Ferragamo, Rocco Barocco, Valeria Golino,Isabella Ferrari, Emilio Fede, Andrea Occhipinti, Peppino di Capri, Pippo Franco, Dario Argento, Rosalia Maggio e Luciano Pavarotti che ebbe l'occasione di godere delle prelibatezze culinarie di Donna Pina ed alla quale chiese una bottiglia di liquore d'arancia,  sentendone  nostalgia.  Infatti, oltre  all'eccezionale  variopinto  antipasto  alla  Francischiello,  al  "risotto  alla  pescatore"  (altra specialità particolare), al "sartu di riso", alla famosa "zuppa inglese" (confezionata "a stella" in occasione dei 90 anni di Achille Lauro), Donna Pina offre agli ospiti i suoi "liquori", fra cui l'alloro, il nocillo, il fragolino, l'arancio ed il "suo" limoncello.
È passato un secolo dal lontano 1909 ed il Ristorante Francischiello - oggi - l'Antico è giunto alla terza generazione: allora Francesco e Firminia iniziarono, oggi i nuovi Francesco e Firminia, i nipoti, prendono il testimone e continuano. Molte cose sono cambiate, ma la cordialità ed il gusto, le specialità gastronomiche e lo spirito di accoglienza di Francischiello sono rimasti giovani. Ed in questa atmosfera di gioventù la tradizione continua. 

 

 


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